L’acetato di cellulosa si distingue in modo significativo dal polipropilene in termini di proprietà meccaniche. Questo significa che tale film necessita di essere manipolato con maggior cura.
In particolare, il film di acetato è un materiale più rigido e meno estensibile. Pertanto sarebbe opportuno seguire le seguenti raccomandazioni: Le bobine per la laminazione sono solitamente confezionate all’interno di scatole di cartone, mantenute sospese da quadrotti di legno e protette da un sacchetto di polietilene. Il disimballo andrebbe eseguito tenendo conto di tutti quegli accorgimenti che possono evitare danni ai bordi della bobina. Si consiglia di conservare la scatola di cartone nel caso in cui si preveda un utilizzo parziale della bobina. Una volta aperta la scatola, la bobina andrebbe sfilata evitando contatti con i bordi della stessa.
Allo stesso modo la bobina andrebbe posizionata o conservata evitando che appoggi sui suoi lati. Infatti, piccoli intagli, tacche o ammaccature ai bordi della bobina possono causare ripetute lacerazioni del film durante i processi di lavorazione. Bobine parzialmente utilizzate andrebbero attentamente riconfezionate usando il sacchetto di polietilene da rimboccare all’interno dell’anima e poi tenute sospese tramite una barra da infilare nell’anima o utilizzando la scatola di cartone originale. Ripetiamo, è assolutamente sconsigliabile stoccare bobine di acetato di cellulosa lasciandole in piedi sui propri bordi. Durante lo stoccaggio, vanno evitati valori di temperatura e umidità troppo alti. Si raccomanda un range di temperatura dai 15° ai 25°C e un tasso di umidità relativa dal 30 al 60%.
Nella stesura dell’adesivo, che può essere sia a base acqua che a base solvente, bisogna prestare attenzione a non deporne una quantità eccessiva, soprattutto quando si utilizzano adesivi a base acquosa. Quest’ultimi infatti possono causare un sollevamento dei bordi del film. Tale problema è ulteriormente accentuato da impianti dotati di forni di asciugatura colla a circolazione d’aria forzata mentre si risente meno di tale problema con forni a tamburo.
Durante l’incorsamento del film nella macchina, bisogna nastrare l’acetato per l’intera fascia sul film già in macchina e tirarlo delicatamente a bassa velocità. Questi accorgimenti possono evitare strappi in macchina. L’acetato infatti non deve essere annodato con il film già in macchina come si usa fare con il BOPP. Alla partenza si suggerisce di ridurre al minimo la quantità di adesivo spalmato e incrementare rapidamente la velocità di laminazione fino al raggiungimento della velocità prevista (comunque inferiore rispetto a quella solitamente impostata durante le lavorazioni con il BOPP). Per quantità minima s’intende la quantità sufficiente all’acetato per “scorrere” tra i rulli della macchina senza creare attriti o tensioni.
Durante la fase di accelerazione del film si deve poi ripristinare la giusta quantità di adesivo fino al valore ottimale. Si prega di notare che il produttore riporta sulle etichette il lato del film sul quale è consigliato applicare l’adesivo. L’acetato lucido è sempre avvolto lasciando il lato su cui applicare l’adesivo esterno. Per una perfetta adesione si raccomanda un adesivo a due componenti, un adesivo con un contenuto di solidi al 50% e un cross linker (un legante).
Si consiglia vivamente di effettuare prove prima di iniziare la lavorazione al fine di verificare se l’adesivo scelto per laminare il film risulta idoneo oppure no. Si ricorda infine che l’acetato non richiede pre-trattamenti (se necessario pre-trattare il film, prestare attenzione a non sovra trattare la superficie).
Mag Data Group rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti in merito all’utilizzo dell’acetato.
Note: le informazioni riportate rappresentano il meglio della nostra conoscenza, vengono fornite in buona fede e non sono vincolanti. Si declina ogni responsabilità circa le specifiche condizioni di utilizzo e si demanda l’onere delle verifiche all’utilizzatore finale.
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